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Fase 2. Sbarra: “Sbloccare subito il decreto Rilancio ed assicurare pagamento ammortizzatori sociali. La tensione sociale è altissima”

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Comunicati Stampa - Fase 2. Sbarra: “Sbloccare subito il decreto Rilancio ed assicurare pagamento ammortizzatori sociali. La tensione sociale è altissima”

28 Maggio 2020

Roma, 19 maggio 2020 – “Il Governo acceleri la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Rilancio e le liquidazioni degli ammortizzatori sociali. A sei giorni dalla esposizione ufficiale dei contenuti del nuovo provvedimento, non si vede ancora un testo definitivo. Un ritardo che genera incertezza e apprensione, specialmente tra le realtà sociali e produttive più colpite dalla crisi. Non vorremmo davvero che queste drammatiche ore fossero utilizzate per limare e ridurre determinanti capitoli di spesa sociale”. Lo ha detto Luigi Sbarra, Segretario Generale Aggiunto Cisl intervenendo ad un incontro con le strutture Cisl su Ammortizzatori Sociali e Politiche del Lavoro .

“Bisogna mettere subito in campo risorse e strumenti – aggiunge – per garantire in particolare il rifinanziamento, il potenziamento e la rapida fruibilità di tutti gli assegni di cassa integrazione e di solidarietà bilaterale. Sono milioni le persone rimaste a reddito zero da quasi tre mesi: una condizione drammatica, insopportabile, che sta alzando la tensione sociale a livelli allarmanti. Non c’è tempo da perdere: occorre liquidare urgentemente tutte le prestazioni di sostegno al reddito , semplificare le procedure di autorizzazione, garantire le coperture finanziarie e la fruibilità sino alla fine dell’anno. Abbiamo apprezzato l’impostazione difensiva del decreto, anche se alcune ombre non mancano – sottolinea ancora il sindacalista – . Sbagliata e grave, in particolare, è la distribuzione annunciata delle settimane supplementari di Cassa Integrazione: i vincoli condannano tante aziende che hanno attivato gli ammortizzatori già a fine febbraio/primi di marzo ad esaurire le settimane aggiuntive a giugno. Le risorse per gli ammortizzatori restano poi ancora sottostimate e palesemente insufficienti ad assicurare la continuità alle prestazioni anche solo fino all’autunno. Ma al di là dei nodi da sciogliere, che non mancano e ~su cui chiediamo un concreto impegno al miglioramento, è di tutta evidenza che serve subito il via libera definitivo per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, in modo che le norme entrino in vigore. Lasciare passare altro tempo, o peggio ancora lavorare di forbice in queste ore, vuol dire aumentare una pressione sociale già al limite. Il Governo agisca subito”.

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