20 Agosto 2019
Roma, 2 agosto- “Dai dati sulla produzione industriale ricaviamo l’ennesima e preoccupante conferma delle debolezze congiunturali e sistemiche del nostro tessuto produttivo”. Lo afferma in una nota Luigi Sbarra, Segretario generale aggiunto Cisl, commentando i dati diffusi oggi dall’Istat. “Le oscillazioni degli ultimi mesi non ci mettono al riparo da un saldo annuale negativo, ma soprattutto da una copiosa perdita di capacità produttiva negli ultimi dieci anni, con effetti molto pesanti sotto il profilo occupazionale. Segno che il problema coinvolge anche criticità strutturali che invocano investimenti in network materiali, digitali e sociali. Non bastano le dichiarazioni d’intenti, occorre intervenire subito. Bisogna agire sui nodi che frenano i capitali privati, ricerca e sviluppo, lavoro e produttività. E bisogna farlo con risorse vere dirette sulle infrastrutturale, sulla fiscalità di sviluppo, sulla digitalizzazione. C’è un Mezzogiorno da riscattare alla crescita produttiva eD una manifattura del Centro-Nord che perde quote anche a causa della scarsa propensione ai consumi delle fasce medie e popolari. Ma soprattutto c’è una visione industriale da ridare al Paese, con un grande investimento sulle reti della conoscenza, sull’innovazione, su una giusta transizione ad un’economia digitale che aumenti la ricchezza prodotta e dia nuovo protagonismo al lavoro. Su questi capitoli, come pure sulla gestione dei tanti tavoli di crisi e degli oltre 250mila lavoratori coinvolti, chiediamo al Governo un netto cambio di rotta a partire da un Progetto-Paese che coinvolga stabilmente le Parti sociali”.