28 Gennaio 2024
Il sindacato ritiene che “debba essere rifiutata la logica falsata per cui il rispetto della legalità e dei diritti, gli accordi, che garantiscono una maggiore qualità del lavoro, possano essere considerati un deterrente per le imprese che cercano di ridurre i costi” e chiede la “collaborazione delle istituzioni, con cui é stato firmato il protocollo della legalità, per trovare soluzioni che salvaguardino i posti di lavoro e favoriscano la crescita economica del territorio piacentino, cosí come anche previsto dal patto per il lavoro e per il clima della regione Emilia Romagna”. “Occorre fare quadrato – sostengono – per fare percepire maggiormente la qualità della logistica piacentina, perché i lavoratori che godono di condizioni di lavoro stabili e dignitose sono più produttivi e meno soggetti a turnover, le imprese che rispettano la legalità sono meno esposte a sanzioni e a rischi reputazionali, le imprese che investono nella formazione e nello sviluppo delle competenze dei propri lavoratori sono più competitive sul mercato”. “È possibile – concludono – che Prénatal abbia ritenuto che un’organizzazione del lavoro più flessibile e precaria possa essere più vantaggiosa in termini di costi: occorre intervenire, e noi siamo pronti, affinché ci sia una più approfondita presa in esame di questa scelta e fare in modo che il lavoro rimanga. Serve infine una seria riflessione delle istituzioni locali sulla riqualificazione dei siti logistici dismessi in caso di abbandono dei gestori, tema questo molto delicato, che interessa tutta la comunità piacentina”.