Martedì 18 Marzo 2025 - 17:05

AGGRESSIONE CAPOTRENO TRENITALIA/TPER STAZIONE MODENA COSENZA (FIT CISL ER): “INDECOROSO PER UN PAESE CIVILE: RAFFORZARE LA PRESENZA DI POLIZIA E PROTEZIONE AZIENDALE”

Comunicati Stampa

Comunicati Stampa / AGGRESSIONE CAPOTRENO TRENITALIA/TPER STAZIONE MODENA COSENZA (FIT CISL ER): “INDECOROSO PER UN PAESE CIVILE: RAFFORZARE LA PRESENZA DI POLIZIA E PROTEZIONE AZIENDALE”
Comunicati Stampa - AGGRESSIONE CAPOTRENO TRENITALIA/TPER STAZIONE MODENA COSENZA (FIT CISL ER): “INDECOROSO PER UN PAESE CIVILE: RAFFORZARE LA PRESENZA DI POLIZIA E PROTEZIONE AZIENDALE”

8 Luglio 2022

AGGRESSIONE CAPOTRENO TRENITALIA/TPER STAZIONE MODENA COSENZA (FIT CISL ER): “INDECOROSO PER UN PAESE CIVILE: RAFFORZARE LA PRESENZA DI POLIZIA E PROTEZIONE AZIENDALE”

“Situazione indecorosa per un paese civile. È solo l’ennesimo e inaccettabile atto di violenza quello che si è verificato ieri sera nella stazione di Modena, sul treno 3924, ai danni di un capotreno dipendente di Trenitalia/TPER. Da tempo denunciamo le forti criticità sui treni e nelle stazioni, dove il personale affronta situazioni altamente rischiose, e da tempo chiediamo un supporto indispensabile da parte delle aziende di trasporto e delle Istituzioni. E’ sempre più evidente come le misure finora adottate per garantire la sicurezza di utenti e lavoratori siano del tutto insufficienti, ed ancora una volta siamo costretti a ribadire la necessità di un intervento deciso da parte di tutti gli attori coinvolti. Una presa di posizione netta che nelle stazioni e sui mezzi di trasporto, una volta per tutte, vada a rafforzare sia la presenza della protezione aziendale sia della Polizia”.
E’ quanto ha dichiarato Aldo Cosenza, segretario generale Fit Cisl Emilia-Romagna, nel commentare la grave aggressione avvenuta nella stazione modenese. “L’autore dell’inqualificabile episodio – ha concluso il sindacalista – uno straniero senza mascherina che, quando il capotreno lo ha inviato ad indossare la protezione, ha reagito colpendo il dipendente di Trenitalia/TPER con calci e pugni tanto da mandare il malcapitato al Pronto Soccorso. Sono atti di violenza inaudita che purtroppo nelle nostre stazioni, se trascurati, rischiano di diventare la norma”.

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