16 Aprile 2020
Roma, 14 aprile 2020 – “L’urgenza ora non è la sospensione del codice degli appalti ma valutare come uscire al meglio da una emergenza sanitaria ed economica e non crearne proprio adesso un’altra che inevitabilmente finirebbe con il destabilizzare ancora di più il Paese”. Lo dichiara in una nota il Segretario confederale della Cisl, Andrea Cuccello. “Utilizziamo, invece, con fermezza e determinazione, questo tempo che abbiamo a disposizione per fare in modo che vengano sbloccate 49 opere primarie per un valore economico superiore a 100 milioni di euro ciascuna. Attiviamoci per mettere in sicurezza 2893 comuni ad alto rischio sismico; Impegniamoci nella riqualificazione di tanti immobili realizzati negli anni sessanta che necessitano di forti interventi strutturali. Questi sono gli obiettivi che oggi dobbiamo avere, oltre alla discussione sui 130 miliardi di euro delle grandi opere: basta con questa stucchevole e continua richiesta di sospensione del codice degli appalti. Chi continua ad invocarlo è nemico delle imprese sane e dei lavoratori. Vogliamo ricordare che in Italia si registra un’alta presenza del crimine organizzato, più volte denunciato da importanti personalità delle istituzioni e non solo: ecco perché non possiamo abbassare la guardia da possibili infiltrazioni malavitose che rischiano di insinuarsi nel nostro tessuto economico, soprattutto in questo periodo così delicato per la storia del nostro Paese”.