29 Aprile 2020
17 aprile 2020 – “L’annunciato decreto ‘Aprile’ continua a slittare, ma le settimane passano e molti lavoratori sono ancora senza tutele e senza la certezza di poterle avere”. A lanciare l’allarme è il Segretario Generale aggiunto della Cisl Luigi Sbarra. “Parliamo di colf e badanti, lavoratori intermittenti, lavoratori autonomi occasionali, lavoratori con contratto di prestazione occasionale (ex voucher), tirocinanti e, infine, tutti gli stagionali esclusi dalla prevista indennità che riguarda solo una parte del settore turismo. Ma anche per gli stagionali ed autonomi che hanno potuto fare domanda e che hanno ricevuto o riceveranno la mensilità di marzo, serve la certezza di poter continuare nei prossimi mesi a ricevere l’indennità aumentata nell’importo”.
Per il numero due della Cisl “inoltre per i lavoratori dipendenti sospesi dalle aziende che hanno dovuto interrompere le attività non vi è al momento certezza sulla durata del nuovo periodo di cassa integrazione (ordinaria, in deroga, assegno ordinario erogato dal Fis o dai Fondi di solidarietà) che il Governo ha promesso di mettere in campo. Peraltro per le aziende che sono partite subito con la cassa integrazione, come ad esempio tutte quelle delle zone lombarde colpite prima e più duramente dalla pandemia, le nove settimane di trattamento previste dal Decreto “Cura Italia” scadono a giorni e si rischia di non sapere come coprire il periodo intercorrente tra la scadenza e l’arrivo del nuovo decreto”.
Sbarra aggiunge: “Segnaliamo che per i Fondi bilaterali della somministrazione e dell’artigianato, che erogano l’assegno ordinario attingendo ad un finanziamento ad hoc, il fabbisogno calcolato in base alle sole domande al momento pervenute è largamente superiore al primo finanziamento assicurato dal DL Cura Italia, trattandosi di settori che la crisi epidemiologica ha letteralmente travolto. È dunque urgentissimo un cospicuo rifinanziamento.
Chiediamo al Governo certezza di tempi e risorse per aziende e lavoratori e per coprire chi è rimasto escluso”.