20 Novembre 2019
Roma, 18 novembre 2019 – Nella crisi dell’ex Ilva “sarebbe scellerato” se “perdessimo una produzione così di pregio”. A dichiararlo è stata la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, parlando con i giornalisti a margine di un evento della Cisl sulla caduta del muro di Berlino, cui hanno preso parte, tra gli altri, Paolo Gentiloni, Antonio Tajani, e Walter Veltroni.
“Siamo preoccupati ed esprimeremo le nostre preoccupazioni al Capo dello Stato. Ci sono di mezzo ventimila lavoratori, ventimila famiglie e soprattutto c’e’ il fatto che la produzione dell’accaio e’ importantissima per il nostro Paese”. Ribadisce la Segretaria generale della Cisl alla vigilia dell’incontro sull’ex Ilva di questa sera alle 19.30 dei sindacati con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale. “Siamo competitori di qualita’ in tutto il mondo e l’acciaio serve anche a tante produzioni italiane. Pensiamo all’edilizia, alle costruzioni, alle infrastrutture, a Fincantieri. Sarabbe davvero scellerato se perdessimo questa produzione cosi’ di pregio”, termina.
Nel frattempo i leader di Cgil Cisl Uil unitamente ai segretari di Fiom, Fim e Uilm hanno inviato una lettera al premier Conte. “L’incontro dello scorso 15 novembre presso il MISE con l’Amministratore Delegato di AM Investco Italy in rappresentanza del Gruppo ArcelorMittal -scrivono i sindacati- ha registrato un esito negativo aggravando la gia’ drammatica situazione produttiva, occupazionale ed ambientale che caratterizza in questo momento tutti gli stabilimenti del Gruppo presenti nel nostro Paese”.
“Ci rivolgiamo a Lei perche’, per l’interesse strategico nazionale di tale attivita’ industriale- continuano-consideriamo necessario che sia convocato in tempi rapidi presso Palazzo Chigi un tavolo di confronto con la presenza della proprieta’ del Gruppo ArcelorMittal e le organizzazioni sindacali firmatarie dell’accordo del 6 settembre 2018 di cui chiediamo il pieno rispetto e applicazione. Le chiediamo di poter intercedere nei confronti della multinazionale, come gia’ avvenuto in occasione della vertenza Whirlpool, affinche’ venga sospesa la contestata procedura di recesso”, conclude la lettera.