20 Gennaio 2020
Milano, 11 Novembre 2019 – “E’ importante e sempre attuale ricordare la figura e l’insegnamento di Giulio Pastore che scelse la liberta’, l’unita’ economica e sociale del paese e la formazione dei giovani a fondamento della sua azione sindacale e politica”. Lo ha detto oggi a Milano la Segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan parlando al convegno della Cisl Lombardia presso l’Universita’ Cattolica del Sacro Cuore sulla attualita’ del pensiero del fondatore della Cisl, Giulio Pastore a cinquanta anni della sua scomparsa.
“Pastore e’ stato un vero padre della patria, un antifascista convinto, un uomo libero da ogni condizionamento. Tutta la sua esperienza e’ l’incarnazione della ricerca pragmatica di liberta’ ed autonomia del sindacato, indispensabile per far giocare alle uomini ed alle donne del mondo del lavoro un ruolo da protagonisti, mai subalterno a nessuno”, ha sottolineato la leader Cisl. “Ecco perche’ e’ importante rileggere e far conoscere ai giovani gli scritti di Pastore. Lui era uno straordinario innovatore. Un uomo nato e cresciuto nel nord d’Italia, che diventa poi un grande meridionalista. Pastore fu tra i primi a dire dopo la guerra che il paese doveva crescere tutto, che non bastava lo sviluppo industriale ed economico solo di alcune aree geografiche”, ha aggiunto Furlan. “Era fondamentale soprattutto per Pastore il tema della formazione dei giovani e della conoscenza in un paese arretrato, essenzialelmente agricolo, con un grave divario economico, sociale e culturale. L’istruzione diventa nel suo pensiero il vero strumento per realizzare una vera cittadinanza e per garantire quell’ascensore sociale cosi importante negli anni del dopoguerra” , ha aggiunto la Furlan.
“Ieri abbiamo assistito su Rai Tre nel programma di Lucia Annunziata ad una pagina vergognosa. -ha poi aggiunto Furlan ritornando sulla trasmissione di Rai Tre “Mezz’ora in più”di Lucia Annunziata che ancora una volta ha dato spazio solo alla posizione della Cgil, oscurando la Cisl e le sue categorie-. Non e’ stato un buon modo per rappresentare il bisogno e la necessita’ di unita’ sindacale. Fa male al paese ed al sindacato. Fossi Landini rifletterei sul danno che si crea anche alla sua organizzazione” ha concluso Furlan.