28 Aprile 2021
(Bologna, 27 aprile 2021) Nella giornata odierna si è svolta, in modalità videoconferenza, la riunione programmata con la Direzione Produzione di RFI per la prosecuzione della trattativa sulla Manutenzione Infrastrutture oggetto della proclamazione di sciopero del prossimo 17 maggio.
Il Direttore Produzione ha illustrato in maniera più dettagliata le due proposte di modifica dell’attuale organizzazione dei processi produttivi inerenti la “gestione dei materiali” e le “visite alle opere d’arte”, presentate nel precedente incontro, con le quali la società intende riassegnare, in ambiti diversi, le responsabilità e le attività di tali processi oggi attribuite al Capo della Unità Manutentiva.
La Gestione Materiali, in base al progetto societario, verrebbe assegnata al reparto Pianificazione e Controllo delle Unità Territoriali e sotto il coordinamento funzionale della struttura di Logistica della UO Asset Management Pianificazione e Controllo della Direzione Territoriale Produzione. Verrebbe, inoltre, realizzata una razionalizzazione degli attuali magazzini, riducendone il numero di quelli oggi presenti sul territorio, con l’implementazione di magazzini a livello di UT. Per le necessità di lavorazioni programmate, nelle realtà in cui non sono presenti i Magazzini individuati per ogni UT, sarebbero attivati dei “Magazzini Temporanei” per l’approvvigionamento dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi manutentivi. Pur realizzandosi tale modifica organizzativa, alla responsabilità diretta del CUM rimarrebbero comunque, oltre alla conservazione del materiale per le lavorazioni programmate e le scorte per il pronto intervento, anche la valutazione del tolto d’opera come rifiuto o per il riutilizzo.
Per quanto riguarda le Visite alla Opere d’Arte verrebbe istituita una nuova struttura, presso Staff di Ingegneria delle UT, in cui verrebbero collocati gli Specialisti Opere d’Arte ed altro personale in possesso della specifica abilitazione MI-OC1, dedicati esclusivamente a queste attività. Con tale modifica di fatto verrebbe spostata la responsabilità dell’attività di visita delle opere d’arte, impropriamente attribuita al CUM, alla diretta dipendenza del Capo UT a cui compete la validazione delle verifiche effettuate.
Rispetto ai suddetti progetti, da parte sindacale abbiamo evidenziato, in maniera molto critica, come pur essendo stati rappresentati maggiori dettagli sui due processi rimangono ancora indefinite sia l’organizzazione delle nuove strutture sia le ricadute sul personale delle UM interessato dalle modifiche prospettate. In particolare sulla Gestione Materiali necessita chiarire il carico di incombenze, che nonostante le modifiche da introdurre, rimarrebbero comunque in capo al CUM e come concretamente l’attività si realizza sul territorio considerata la vastità dell’estensione della rete ferroviaria e la necessità di garantire l’approvvigionamento dei materiali presso i punti di intervento.
Abbiamo, pertanto, richiesto che venga fornito il piano particolareggiato di come, in base al progetto, si realizza nel suo complesso la gestione dei materiali, comprensivo di quello della dislocazione dei magazzini e ulteriori elementi relativi alla struttura dedicata alla visita opere d’arte, al fine di poter affrontare compiutamente la discussione relativa all’organizzazione del lavoro.
La prosecuzione della trattativa è stata aggiornata alla prossima settimana, in tale riunione, oltre agli approfondimenti sui due progetti si inizierà la discussione sulla composizione e sul dimensionamento delle Unità Manutentive, in modo da avere più chiaro il quadro d’insieme, del nuovo modello organizzativo immaginato dalla Società.
Pur riscontrando principi condivisibili, per realizzare un nuovo assetto organizzativo in grado di contemperare le esigenze produttive con una giusta ripartizione di carichi di lavoro per il personale, dobbiamo constatare che nella pratica si è ancora distanti dal concretizzare questo importante obiettivo. Attendiamo dalla società maggiore celerità e chiarezza nelle decisioni per portare al termine positivamente una trattativa che ad oggi stenta a decollare.