30 Giugno 2019
"Esprimo grande soddisfazione e gratitudine per le 80.493 persone che hanno condiviso una scelta di civiltà firmando la nostra proposta di legge sostenuta dalla campagna ‘sciopero intelligente’", con queste parole Giovanni Luciano, Segretario generale della Fit-Cisl, commenta la consegna, avvenuta oggi alla Camera dei Deputati, del testo della proposta di legge di iniziativa popolare, che intende modificare la legge 146/90 sugli scioperi relativamente alle imprese sovvenzionate con contributi pubblici.
Prosegue Luciano: "Sottolineo che si tratta di firme certificate secondo i crismi della presentazione di legge di iniziativa popolare (non di una semplice petizione quindi) che abbiamo depositato alla Camera dei Deputati.
La palla ora passa al Parlamento dove auspichiamo di trovare gruppi che ci assistano nel portare avanti una modifica che, riequilibrando gli oneri di uno sciopero per rinnovo contrattuale, possano diminuire tendenzialmente il numero degli scioperi stessi".
"Con la legislazione attuale – spiega il Segretario generale – quando c’è sciopero le aziende sovvenzionate con contributi pubblici addirittura ci guadagnano, perché ricevono comunque i contributi anche se non erogano il servizio, perché risparmiano sul costo del personale, visto che i lavoratori per protestare rinunciano allo stipendio, e perché risparmiano su spese come quelle del carburante. Il caso emblematico è quello del trasporto pubblico locale, dove sono sette anni che i lavoratori attendono il rinnovo del contratto e hanno scioperato ben 13 volte a livello nazionale ma non hanno ottenuto nulla. Ci hanno solo rimesso soldi e in più sono visti dai passeggeri come unici responsabili dei disagi che questi ultimi sono costretti a subire".
Conclude Luciano: "La proposta di legge della Fit-Cisl introduce per i cittadini il servizio gratuito nelle fasce di garanzia durante le giornate di sciopero e per le aziende il dirottamento dei fondi pubblici relativi a quella giornata nei fondi di riqualificazione a sostegno delle crisi aziendali.
È emozionante aver conseguito questo grande risultato, che mi consente di proporre un cambio concreto a delle regole che stanno mostrando da tempo i loro limiti senza peraltro abbassare il livello di conflittualità. Finché le aziende pubbliche potranno infischiarsene degli scioperi, il peso ricadrà solo su lavoratori e cittadini e questo è iniquo".