23 Maggio 2022
FIRMANO 67 REALTÀ, CORSINI: SI VA VERSO ELETTRICO E DIGITALE (DIRE) Bologna, 23 mag. – Ci sono oltre 320 milioni per migliorare il trasporto pubblico dell’Emilia-Romagna, con la prospettiva di una gestione affidata a una unica holding regionale. La Regione vara il patto per il trasporto pubblico regionale e locale e per la mobilità sostenibile 2022-2024, firmato oggi in viale Aldo Moro dall’assessore regionale a Infrastrutture e Trasporti Andrea Corsini, dai rappresentanti di Province e Città metropolitana di Bologna, dai sindaci dei maggiori Comuni, agenzie locali per la mobilità, associazioni di imprese, sindacati e comitati utenti: in tutto 67 realtà. “E’ grazie al prezioso lavoro svolto durante l’emergenza sanitaria dalle istituzioni, i prefetti, le agenzie e le aziende pubbliche e private- ha detto Corsini- se il trasporto pubblico locale ha continuato a garantire, anche nei momenti più difficili, un servizio puntuale e sicuro a tutte le cittadine e i cittadini del territorio”.
“L’entusiasmo con cui oggi accogliete questo patto è la premessa giusta per iniziare un nuovo e ambizioso progetto di investimenti che ci porterà nei prossimi anni ad avere servizi e mezzi ancora più sostenibili con un’importante accelerazione verso l’elettrico e la digitalizzazione”. Infine, ha chiuso l’assessore “uno degli obiettivi più sfidanti del patto è la realizzazione nei prossimi anni di una holding regionale dei trasporti, un sistema strutturato capace di stare al passo con le sfide globali. Mi rendo conto che l’asticella si sposta sempre più in alto, ma sono altrettanto certo che lavorando in squadra raggiungeremo tutti i risultati”. Il patto, forte degli investimenti per oltre 320 milioni di euro già approvati prima in giunta e poi in Assemblea legislativa nell’Atto di indirizzo per il trasporto pubblico 2021-2023, prevede tra l’altro l’elettrificazione delle linee ferroviarie e il sistema controllo marcia treno in tutte le linee, interventi di ricucitura urbana e la soppressione di molti passaggi a livello, oltre all’acquisto di 700 nuovi bus e il potenziamento della mobilità ciclabile ordinaria con 1.000 chilometri di nuovi percorsi per le due ruote e le tre Ciclovie nazionali Sole, Vento e Adriatica. Circa 35 milioni di euro riguardano poi l’integrazione tariffaria e la digitalizzazione. Ma c’è anche un capitolo sulla tutela del lavoro, “con la valorizzazione delle professionalità e la salvaguardia dei livelli occupazionali del personale impiegato nei servizi Tpl con attenzione per i nuovi affidamenti e i bandi di gara alle clausole e ai diritti a tutela della legalità, dei diritti dei lavoratori, della qualità del lavoro e all’applicazione puntuale del contratto collettivo nazionale di lavoro di settore (autoferrotranvieri – internavigatori – mobilità) anche nei casi di sub-affidamento”.
“Molto soddisfatta” la Cisl col segretario regionale Filippo Pieri e il numero uno Fit Aldo Cosenza. “Ora massimo impegno per raggiungere gli obiettivi previsti nell’intesa”, aggiungono.
“Bene la previsione di superare nell’imminente futuro la holding e arrivare a una società unica Tpl Emilia Romagna, come peraltro la Cisl sostiene da tempo. Utile per lasciarsi alle spalle un nanismo aziendale che comprime e lede i diritti dei lavoratori e dà poca qualità ai servizi offerti all’utenza”.