Siamo a Natale e non capisco bene se la vita d’inferno che fanno gli autisti di Seta salti fuori da un racconto di Dickens col cattivo Scrooge o da un modello gestionale andato fuori controllo.
Perché qui la realtà supera troppo spesso la fantasia.
Non ci volevamo credere quando abbiamo incontrato la storia di Annarita Paltrinieri, reggiana e autista dei bus Seta, e “trattata come un pacco” dall’azienda.
Annarita non solo si è fatta male guidando un bestione di 18 metri. Si è scassata un tendine solo 48 ore dopo aver chiesto – senza ottenere nulla – che le assegnassero un mezzo più leggero perché sentiva male alla spalla, piangendo a 58 anni da sola in un parcheggio.
Poi Annarita si è curata e ha chiesto di rientrare in servizio. La risposta è stata: resta sul mezzo da 18 metri, il turno non te lo cambiamo.
Il Grinch del cinema che vuole rubare il Natale non avrebbe saputo fare di meglio.
𝐔𝐍𝐀 𝐐𝐔𝐄𝐒𝐓𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐃𝐈 𝐂𝐎𝐑𝐀𝐆𝐆𝐈𝐎 𝐄 𝐃𝐈 𝐒𝐄𝐑𝐕𝐈𝐙𝐈𝐎 𝐏𝐔𝐁𝐁𝐋𝐈𝐂𝐎
Ecco, questa è solo l’ultima storia che Cisl ha portato ad emergere, con coraggio e trasformando la lotta sindacale in un servizio pubblico, mica solo in una questione per addetti ai lavori.
Servizio pubblico che Seta sembra non voler più essere, mentre paga uno stipendio da fame ai suoi autisti e li sfianca coi turni, specie gli assunti dopo il 2012. Perdendoli uno dopo l’altro.
𝗟𝗘𝗧𝗧𝗘𝗥𝗔 𝗔𝗣𝗘𝗥𝗧𝗔 𝗔𝗟𝗟𝗔 𝗣𝗢𝗟𝗜𝗧𝗜𝗖𝗔 𝗥𝗘𝗚𝗚𝗜𝗔𝗡𝗔
Per tutto questo ho scritto una lettera aperta alla classe politica reggiana, molto silenziosa di fronte ai diritti malmessi di chi ogni giorno sale su quei bus per portare ovunque pendolari e studenti.
Eppure è orrenda la vita che devono fare gli autisti con turni spezzati e 14 ore al servizio di Seta. Ad esempio sulla linea 5, una delle più importanti di Reggio.
Si inizia alle
del mattino e si finisce alle
di sera.
Crediamo dovrebbe interessare alla politica che sono 𝐀𝐋𝐌𝐄𝐍𝐎 𝟒 𝐌𝐄𝐒𝐈 𝐂𝐇𝐄 𝐒𝐄𝐓𝐀 𝐒𝐈 𝐑𝐈𝐅𝐈𝐔𝐓𝐀 𝐃𝐈 𝐃𝐀𝐑𝐂𝐈 𝐈 𝐃𝐀𝐓𝐈 𝐒𝐔𝐆𝐋𝐈 𝐒𝐓𝐑𝐀𝐎𝐑𝐃𝐈𝐍𝐀𝐑𝐈 cui sono sottoposti gli autisti. Vedremo se porterà sviluppi la denuncia presentata all’Ispettorato del Lavoro e al Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro di Ausl.
La trasparenza non dovrebbe essere un optional in una azienda pubblica e a Reggio c’è una Agenzia per la Mobilità, cui compete “il controllo operativo, tecnico e gestionale sulla conduzione e sull’effettuazione del servizio da parte del soggetto gestore”. Copio pari pari dal loro Statuto.
𝗩𝗜 𝗙𝗔𝗖𝗖𝗜𝗔𝗠𝗢 𝗨𝗡𝗔 𝗣𝗥𝗢𝗠𝗘𝗦𝗦𝗔
Cisl sta denunciando con forza tutto questo e continuerà a farlo, accogliendo con sincero interesse anche chi, fino ad oggi, era rimasto alla finestra e ora scopre una inedita fregola comunicativa.
Siccome a Natale non dovremmo essere solo più buoni ma anche più coraggiosi, ripeto quello che ho già detto alla stampa: faremo di tutto perché il trasporto pubblico e il diritto alla dignità dei suoi autisti diventi uno dei grandi temi delle elezioni amministrative del 9 giugno 2024.
PS:
ci sono alcune good news, alla fine di questa settimana ed è giusto dirlo.
Due partiti – il M5S con la deputata Ascari e i leader di Azione di Modena e Reggio Emilia – hanno portato la questione in Parlamento.
E la seconda? E’ così bella che ve la racconteremo un poco più avanti
