24 Febbraio 2020
Roma, 20 febbraio 2020 – “Dopo che il 2019 si era chiuso con il 20% in più di ore autorizzate di cassa integrazione rispetto all’anno precedente, ora il nuovo dato di gennaio conferma questa tendenza, con una crescita del 30% su dicembre, un segnale davvero preoccupante, soprattutto considerando che è quasi esclusivamente la cassa straordinaria a salire, cioè quella che è indice delle crisi più strutturali”. Questo il commento di Luigi Sbarra, Segretario Generale Aggiunto Cisl, ai dati Inps di oggi. “Inoltre a dicembre 2019 sono in aumento del 3,7% rispetto al mese di dicembre 2018 anche le domande di Naspi. Neppure i dati dell’Osservatorio precariato dell’Inps offrono motivi per essere ottimisti. Infatti, pur proseguendo la differenziazione fra andamento dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato, in aumento, e andamento dei rapporti a tempo determinato, in calo, il trend occupazionale risulta in decelerazione, seppur ancora positivo. Si tratta di dati allarmanti, che rispecchiano il calo della produzione industriale.
Il Governo deve uscire dall’immobilismo su questi temi ed aprire la annunciata fase due con misure per la crescita, altrimenti il rischio di una nuova recessione è dietro l’angolo, quando ancora il Paese non ha finito di riprendersi dalla precedente. Anche sui temi delle politiche del lavoro è necessario riprendere il confronto, a partire dal potenziamento delle politiche attive , dalle modifiche al decreto dignità, dalle misure per l’occupazione femminile, dal rafforzamento degli ammortizzatori sociali, su cui il decreto milleproroghe appena approvato è intervenuto in maniera del tutto insufficiente e su cui abbiamo appena chiesto, con Cgil e Uil, un incontro alla Ministra Catalfo”.